(INTRO NARRATORE) Quando stai in viaggio te pare de sta Sopra a un punto Te pare d’anna sempre dritto Ma in realtà le strade se intrecciano continuamente É una complicata autostrada de eventi De venti Che nascono soffiano si uniscono E più avanti vai Più provi a sentì addietro Però chissà come li ha sentiti quello a fianco a te Lui li racconta in un altro modo Lei non vuole più raccontarteli E ci stanno altri che non li hanno voluti nemmeno sentire Chissà chi li ha sentiti davvero alla fine Secondo me nessuno (PRIMA STROFA) Tu per cosa vivi A cosa aspiri Cosa vorresti diventare Nei giorni più grigi Come resisti Tra cristi e miti Manuali iniqui Un esistenza in cicli Un giorno spero siamo estinti Mi atteggio come un dandy Dondolo per strada sbronzo Mi ripeto io non voglio morire Ma sono già morto Intrappolato in un ricordo Ormai corrotto con sostanze Portano a dimenticanze Scordo chi per me é importante Scordo che sono già grande E che dovrei farla finita Nel corpo c’ho un parassita Che conduce questa vita Lo specchio é una calamita Mi confonde é vero o falso Quello é un altro Traggo inganno a me stesso auto sabotando Sto fumando Sveglio da due ore già punto al collasso Scacco matto senza prescrizione auto anestetizzando Sopra in palco tutto fatto Come amy winehouse lo faccio Mi sento come il bugs bunny che ho tatuato sopra al braccio (NARRATORE) Sto a disagio in mezzo a gente che parla de vita Anche se ala fine quello che apre sempre il discorso so io Sarà che non c’ho capito proprio niente de come gira Anche se na cosa la penso Semo na spennellata de colore Nel grigiume d’animo d’altri Un quadro senza li bordi Na città piena de borghi Un bar pieno de persone tutti sbronzi (SECONDA STROFA) Tutti molli tutti fracichi Senza spina dorsale Se non vivi nel tuo corpo Allora puoi essere immortale Tanto vale stare in ballo Se intorno vedi ballare La nebbia agli irti colli Piovigginando sale C’é gente a cui manca il padre C’é gente a cui manca il pane C’é gente che per due soldi qua é pronta pure a sparare C’é gente che vede gente che muore in mezzo alle strade Ora pensa fosse tuo padre Quello morto per il pane Io del mio corpo Il suo riflesso Mi inchino avanti allo specchio Provo a prende la ricorsa e entrarci dentro Senza senso Tutto a pezzi Nella fronte c’ho un taglio Sempre più aperto Provo a girarmi la pelle Soltanto per divertimento Com é che sto mi hai chiesto Fammi un altra domanda Fumo un botto e non mi calma Provo amore e non mi basta Tutto intorno sembra uguale Ma quello che ho dentro cambia Sentimenti che ritrovo Quando ti tengo alla larga Ho detto basta Poi faccio mille canne e sale l’ansia Questa roba mi devasta Mai abbastanza Non mi passa Fanne un altra Filtro largo Banda larga In mezzo al lago Di Bolsena da solo dentro a una barca Rancore non rimpianto Notti perse con l’alcol Racconti di serate in cui penso quello era un altro Riesco a essere me stesso non da sobrio ma da fatto Forse quello é un altro Forse quello é un altro (OUTRO NARRATORE) Dipende poi anche da chi incontri durante il viaggio Vedi io e te stamo a fa un pezzo insieme Te sto a portà verso un altra direzione Non andavi poi così tanto correndo come pensavi vero